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cultura dell'immagine e della parola

Mew – Special

Brano: Special
Gruppo: Mew
Anno: 2006
Regista: Martin De Thurah

Rovistato nel buio di nuovi canali video televisivi, abbiamo trovato questa piccola perla.
Un volo lucido, un ballo, uno schermo velato.
Fermi sui loro piedi, i due ballavano lamentandosi di non vedere la scintilla.
Una casa oscura. Una donna aspetta. E balla.
Il tempo è disordinato e volante.
E il ballo si fa aspettare, ma osa tutto quello che non ci si aspetta: lontano (solo abbracci incollati bene alla pelle).
Balli che non disinibiscono.
Il resto è niente.
Bella esperienza di vita. Certo.
Tuffata nel magma nero, e lasciata indurire anche in lui.
Lo stesso uomo è arrivato e morendo lascia il suo corpo finalmente appiccicato a lei.
Insieme, attaccati. Sono solo aldilà. Lei non ha velette sul viso.
Spasmi Soffocati.
Simili a cadute improvvise in sogno. Le gambe si muovono fremendo.

Martin De Turah, il regista, noto per l’ultimo video dei Röysopp, ha reso in bianco e nero quello che si era lasciato alle spalle nei colori di “What else is there?”.
Non c’è niente altro. Solo un’immaginazione fuori dalla norma.
Solo un impeto fraudolento. Si insinua dentro le viscere, nelle sinapsi.

Per questo video non si può scrivere altro, se non quello che, chi guarda, percepisce.
Aspettiamo altre epifanie. E si continua con il repeat.

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