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Telefilm Festival: Episodio 3

B. McKenzie e K. Rowan in The O.C.Milano, 7 maggio – Chiusura col botto per il Telefilm Festival. L’evento clou della terza e ultima giornata, nonché dell’intero Festival, è stato l’incontro con le due star di The O.C., Benjamin McKenzie e Kelly Rowan. L’evento The O.C. ha catturato migliaia di giovani e addetti ai lavori, intenti a scoprire i segreti e le verità dei personaggi della serie cult del momento. Un vero e proprio fiume di fans ha invaso l’Apollo spazioCinema a tal punto da costringere gli organizzatori del Tff a bissare l’incontro con i due attori. A completare l’evento sono stati presentati i primi due inediti episodi della terza stagione.

Per il resto, poche sorprese, ma buone. La mattinata anche se è trascorsa senza troppi colpi di scena, ha offerto un programma sostanzioso. Alcune repliche per recuperare quello che si era perso nei giorni scorsi, e alcune prime visioni. La maratona Surface (in onda da aprile su Fox) ha riservato non poche emozioni agli spettatori con la proiezione dei primi quattro episodi della serie (“Paura sotto il mare”, “Quarantena”, Criptozoologia”, “La voragine misteriosa”). Surface è una serie ad alta tensione che riesce a mescolare fantascienza, drama, mystery e thriller, avvalendosi di effetti speciali degni del cinema più spettacolare. Cosa succederebbe se dal mare iniziasse ad emergere una nuova forma di vita? L’enigma intorno al quale è costruita la serie è approfondito dallo sguardo di diversi personaggi: la giovane biologa marina Laura Daughterty che viene a contatto con la creatura durante una spedizione marina; Richard Connely che in una battuta di pesca subacquea perde il fratello in circostanze misteriose; One Tree Hillil giovane quindicenne Miles che dopo aver trovato un uovo sulla spiaggia, assiste alla nascita della creatura marina, che chiamerà Nimrod. Gli ideatori di Surface sono Josh e Jonas Pate, autori anche di The Grave, presentato al Sundance Film Festival, e di Deceiver.

Calmate le acque, lo spettatore si è potuto gustare due episodi di One Tree Hill, due di Six Feet Under, CSI: NY stagione 2 e CSI: MIAMI stagione 4, Medium (con un episodio in 3D, e occhialini a seguito), le avventure del giovane Clark Kent in Smallville (con l’episodio “Aqua” dal quale sarà tratto lo spin-off Aquaman), The L World e la nuovissima serie in onda prossimamente su Rai Due, Supernatural. Quest’ultima, prodotta da Warner Bross, si presenta come una delle serie dark / fantasy più convincenti e emozionanti. Negli States ha sorpreso tutti, e in effetti il mix di horror, thriller e humour, funziona. Per ora.

guest star: commedy

Uno degli aspetti più curiosi e interessanti dell’universo seriale è quello relativo alle commedie. Difficile rintracciare prodotti di qualità che riescano a far ridere. La sit-com è un prodotto che incontra spesso i favori del pubblico, per diversi motivi. Ma far ridere non mai è facile. In quest’ultima giornata si è fatto How I met your mothera gara per stabilire quale delle sit-com presentate fosse la migliore. Indubbiamente divertente e sagace è Kitchen Confidential, viaggio all’interno della vita di un artista dei fornelli alle prese con il cibo, il ristorante e le confidenze newyorkesi. Talvolta una buona idea di base non basta, e infatti dopo poche puntate la serie è stata interrotta per carenza di ascolti. Altre fortune, invece, gravitano su How I met your mother, prodotta dalla 20th Century Fox Television. La storia è semplice: Ted, adulto, racconta venticinque anni dopo ai figli come ha incontrato la loro madre. Si alternano a incontri d’amore promettenti o sfortunati, l’ironia dei suoi compagni di viaggio Barney (davvero esilarante), Marshall e Lily. Tra una birra al bar e una chiacchierata in taxi, How I met your mother, ha tutte le carte per sfondare anche in Italia. Forse, quasi come gli amici del Central Perk. Anticipato da una tavola rotonda su “Gli indimenticabili anni ottanta”, alla quale ha partecipato pure Ivan Cattaneo, Everybody Hates Chris ha finalmente fatto il suo ingresso al Tff. Il tormentone che ha accompagnato il Festival ha potuto finalmente essere svelato: chi è Chris? Perché lo odiano? La nuova serie ideata da Chris Rock (voce narrante che in flashback ricorda la sua giovinezza) ci porta indietro nel tempo fino al 1982, a Brooklyn, quando Chris si trasferisce nella nuova casa, incontra nuovi amici (soprattutto bulletti di quartiere), ha la prima cotta per una ragazza (che invece se la intende col fratello minore) e comincia ad avere i primi contrasti con i genitori. Si ride, non tantissimo, ma bene. [img4]Nessuna volgarità, niente luoghi comuni, bravi gli attori e una colonna sonora a dir poco straordinaria in bilico tra nostalgia e revival. Una serie per tutti, tenera e divertente, soprattutto per chi ha amato Arnold e gli anni ottanta. Meno intriganti, invece, ma comunque si sorride, le vicende di Courting Alex, con Jenna Elfman (Dharma&Greg), e Out of Practice, con Henry Winkler.

Iniziata bene e finita ancora meglio, questa quarta edizione del Telefilm Festival si conclude tra le risate degli affezionati sostenitori, curiosi, fans sfegatati, e addetti ai lavori che intravedono nella serialità un modo per evadere dalla realtà, affrontandola e traducendola al tempo stesso. Ma questa è solo la punta di un iceberg, il telefilm è qualcosa che, forse, vuole andare oltre. Ma questa è un’altra storia.

Diane, sono l’agente Cooper.
C’è un’aria frizzante questa sera. Aria di cambiamento.
Domani caffè nero e una focaccina. Lo sceriffo me ne ha parlato bene.
Poi torno a casa. Qui è tutto finito.
Forse ti parlerò di quello che sentivo nell’aria.

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