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Telefilm Festival: Episodio 1

Milano, 5 maggio – La quarta edizione del Telefilm Festival è iniziata nel migliore dei modi: Lostundici anteprime, oltre venti episodi inediti di telefilm già presenti sul nostro piccolo schermo e due incontri/dibattito focalizzati sul tema della serialità. Una giornata incominciata in tarda mattinata con l’evento Lost e terminata dopo la mezzanotte con due episodi inediti della serie Dr. Who. Ma andiamo per ordine.

Gli appassionati di Lost hanno potuto godersi la puntata conclusiva della prima serie direttamente sul grande schermo, senza però risolvere praticamente nessun mistero. L’episodio “Exodus”, infatti, chiude la prima serie dello straordinario telefilm creato da J.J.Abrahams, senza però sciogliere nessuno dei numerosi nodi narrativi. Anzi, le cose, d’ora in avanti saranno sempre più complicate.
Exodus è stato inframezzato dall’incontro/confronto “Stessa spiaggia diverso mare”, una sorta di tavola rotonda in cui si sono messe a confronto le due isole della televisione, quella di Lost e quella dell’Isola dei Famosi. Sul palco della Sala Fedra si sono alternati Giorgio Gori, già direttore di Canale 5 e Italia 1, nonché fondatore della casa di produzione Magnolia, il Professor Aldo Grasso, critico televisivo del Corriere della Sera, e Simona Ventura, conduttrice proprio dell’Isola dei Famosi.

L’incontro si è rivelato meno banale di quanto ci si aspettava.
Ad esclusione di qualche forzato parallelismo formale e convenzionale (ad esempio la famiglia ne L’Isola dei Famosi è come il flashback in Lost), gli ospiti si sono concentrati a fornire un quadro piuttosto sincero di quello che i due prodotti rappresentano per lo spettatore. La fiction e il reality non solo rappresentano l’evoluzione di generi comprovati nel tempo, ma sono diventati due generi che hanno rivalutato il ruolo stesso dello spettatore.
Lost scaraventandolo in universo altro, invitandolo ad interpretare. L’Isola dei Famosi chiamando il pubblico a votare, a scegliere, a giudicare. Pur con abissali distanze e differenze, i due prodotti sono quindi avvicinabili, un po’ per il comune aspetto della “sopravvivenza/rinascita”, un po’ per il rapporto con il pubblico.
Accantonata la tonalità più intellettuale, il Telefilm Festival ha dato poi largo spazio alle proiezioni: due episodi inediti di Dr. House, due della terza stagione di The O.C., due della quarta stagione di Angel, Stargate, Stargate Atlantis, Battlestar Galactica e l’episodio “Grave Danger” della quinta stagione di C.S.I. Ma i veri protagonisti sono stati i telefilm in anteprima, undici visioni per l’esattezza, non ancora visibili sui nostri teleschermi. Dalle sit-com targate Paramount Comedy e Jimmy (My name is Earl, Stacked, Courting Alex, Out of Pratice, Entourage, Suburban Shootout), alle nuovissime serie made in States.
Commander in chief
guest star: preview


INVASION
– Il nuovo telefilm ad alta tensione, evento dell’estate 2006 su Canale 5. Realizzato dalla Warner Bros, la serie ha avuto un successo straordinario negli States e si candida a sconvolgere pure gli spettatori italiani. La vicenda ha inizio dopo che un terribile uragano si abbatte sulle coste della Florida. Il ranger Russel Varon deve occuparsi delle misure di sicurezza per salvare i cittadini della sua città e la sua famiglia. Per Russel quell’uragano non sarà che l’inizio di un lungo viaggio nel mistero.

THE UNIT
- Mix di azione e adrenalina da un lato e attesa, ansia e preoccupazione dall’altro. The Unit è un criminal drama basato sulle storie di soldati che vengono spediti in missione nelle zone più calde del mondo e delle loro mogli che li attendono ansiose a casa. Tra i protagonisti di questo nuovo eccitante telefilm c’è pure Dennis Haysbert, il celeberrimo Presidente Palmer di 24, nei panni di Jonas Blane, il comandante della squadra.

SLEEPER CELL
- Con franchezza e senza moralismi vengono raccontati il terrorismo e i suoi protagonisti. Lanciata dal canale via cavo Showtime la serie è costruita sull’imprevedibilità delle azioni dei personaggi. La ripresa a mano, l’immagine sporca, i contenuti difficili e la forte incomunicabilità di principio tra i personaggi fanno di Sleeper Cell un prodotto non adatto a tutti i palati, ma di indubbio interesse. Senza dubbio la conferma di quanto la serialità si scontri/confronti con l’attualità.

COMMANDER IN CHIEF
– La storia di Mackenzie Allen (Geena Davis), primo Presidente donna degli Stati Uniti. Il creatore della serie è Rod Lurie, che s’ispira certamente a West Wing, puntando tuttavia più sui risvolti sociali e personali dell’avere una donna come capo degli Usa. Nel cast pure Donald Sutherland.


Diane, sono io, l’agente Cooper.
Sto per andare a dormire.
Domani mattina mangerò quelle dolcissime ciambelle.
Non mi farò di certo mancare un caldo caffè nero.
Poi ti parlerò di Prison Break e American Dad.
Buonanotte.

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