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Telefilm Festival: Pilot

“Il telefilm, ha scritto Aldo Grasso nell’introduzione al Dizionario dei Telefilm, è un prodotto di fiction concepito per il piccolo schermo e, perciò, destinato alla trasmissione televisiva. Articolato in puntate o episodi raggruppati in serie, il telefilm propone brevi racconti, in sé conclusi, ma spesso collegati tra loro come episodi di cicli che presentano personaggi fissi invariabili, caratteri strutturali costanti e un’ambientazione che resta per lo più invariata”.

In occasione della quarta edizione del Telefilm Festival
, che si svolge a Milano dal 5 al 7 maggio, Hideout seguirà quotidianamente gli appuntamenti, le visioni e le sorprese dell’unica manifestazione dedicata all’universo seriale, organizzata dall’Accademia dei Telefilm in collaborazione con Tv Sorrisi e Canzoni.
Proprio come in un telefilm, questo reportage sarà articolato in piccole puntate, in sé concluse ma collegate tra di loro, con personaggi fissi e invariabili (chi scrive cercherà anche di spacciarsi come fotografo) e un’ambientazione invariata (il nuovissimo Apollo spazioCinema). I protagonisti, ovviamente, sono i telefilm, ma non mancheranno le sorprese. A completare il ricco programma del Festival ci penseranno infatti dibattiti, incontri ravvicinati con star holliwoodiane e duelli tra fans club. Insomma tre giorni di fuoco e telefilm a grandezza cinematografica.

Rimbalzando di sala in sala, il serial-spettatore in versione pop-cinefila, degusterà numerose varietà di anteprime. Tra le serie presentate in anteprima (più di venti) spiccano titoli come il carcerario e adrenalinico Prison Break, l’attesissimo e spassosissimo Everybody Hates Chris, l’evento estivo di Canale 5, Invasion, Commander in Chief, con Gena Davis presidente degli States e pure American Dad, ultimo parto del geniale creatore de I Griffin, Seth MacFarlane.
E per alleviare le spasmodiche attese di chi da troppo tempo non vede sul piccolo schermo il proprio telefilm preferito, saranno proiettati inediti episodi delle serie più amate, da Lost a Desperate, da Dr. House a CSI, da Veronica Mars a Alias, senza dimenticare Una mamma per amica o Smallville.
Dulcis in fundo per tutti i fans di Orange Country ci sarà l’imperdibile occasione di incontrare gli attori Kelly Rowan e Benjamin Mc Kenzie durante uno degli incontri inseriti nel programma del Festival.

Una quarta edizione contrassegnata dalle tante visioni e da una forte consapevolezza: il telefilm non è più, solo, lo scacciapensieri di un tempo. Oggi ha nuove forme.
È un prodotto che ogni volta lancia qualche messaggio, punge sulla pelle, scuote lo stomaco o fa spremere le meningi. Si è trasformato, soprattutto nell’ultimo decennio, in un prodotto in cui lo spettatore riesce a specchiarsi perché rintraccia negli anti-eroi e pure negli eroi le debolezze e le virtù dell’essere umano. È un prodotto seriale che inevitabilmente si confronta con il tempo e grazie a questo lo spettatore condivide l’attesa con i suoi personaggi preferiti.
Una nuova arte. O meglio un’arte evoluta – non dimentichiamoci che è geneticamente cinematografica – che vive una nuova era. Entusiasmante e stimolante.

Il pilot termina qui. Domani il primo episodio. L’incredulo seguirà queste tracce.

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