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Wayne Wang in vacanza

Wayne Wang in vacanza

Dopo aver scoperto di avere un male incurabile allo stadio terminale, Georgia Byrd non si lascia prendere dalla disperazione. Decide subito di rompere con la sua quieta esistenza di impacciata sognatrice – scandita soltanto dal lavoro in un grande magazzino, dagli incontri con il coro della parrocchia e dalla grande passione per la cucina – per congedarsi dalla vita in pompa magna.
Così, crepi l’avarizia, la protagonista si concede un’esuberante vacanza al magnifico Gran Hotel Pupp, dove per di più lavora un suo idolo, il simpatico godereccio Chef Didier, uno stanco Gérard Depardieu che offre un’interpretazione un po’ spenta.
Sempre al centro dell’attenzione perché ritenuta una ricca ereditiera, e ricercata da potenti curiosi e da viscidi figuri in cerca di soluzioni facili per la riuscita delle loro trame, la vitale Georgia si scatena, godendosi la sua ultima vacanza tra rocambolesche discese in snowboard e vertiginosi lanci estremi, tra invidiabili massaggi e sontuose cene, per concludere con una clamorosa vincita alla roulette.

Il film scorre così per quasi due ore, senza grandi sorprese, trascinato in uno scontato e illusorio lieto fine, in cui i cattivi si redimono e i buoni trovano la giusta ricompensa e la totale realizzazione dei loro sogni: salute, amore, professione, tutto è assolutamente appagante.
Wayne Wang dirige con mano sicura, forse senza grandi pretese e il messaggio arriva forte e chiaro, la lezione d’altronde l’aveva già suggerita nel Quattrocento Lorenzo Il Magnifico: “Chi vuol esser lieto, sia:/ di doman non c’è certezza”.
Tuttavia, come non farsi cogliere dal dubbio che commedia e favola non siano più due generi letterari ben distinti?

Curiosità
A soli diciotto anni Dana Elaine Owens del New Jersey si guadagna nel rap l’appellativo di “Queen”, grazie al singolo Wrath of my madness. Dopo un apprendistato soprattutto televisivo, Queen Latifah si fa apprezzare nel cinema per l’ottima interpretazione di Mania Morton in Chicago (id., Rob Marshall, 2002), che le vale la nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista. Dopo aver dato la sua voce alla femmina del mammuth dell’Era Glaciale 2 (Ice Age: The Meltdown, Carlos Saldanha, 2006), l’attrice si appresta a duettare con John Travolta nella riduzione cinematografica del musical Hairspray, considerato tra i più “in” di Broadway.

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