hideout

cultura dell'immagine e della parola

Il coraggio di provocare

Il coraggio di provocare

Diversità
Una creatività morbosa applicata ad una delle figure più controverse del panorama musicale degli ultimi decenni. E’ in questo modo che nasce il volume in questione. Metamorphosis è infatti una raccolta di tavole che ritraggono il “cantante maledetto” Marilyn Manson in inquietanti e affascinanti versioni ideate dalla giovane artista italiana Zoe Lacchei. Un soggetto scomodo, proclamatosi con gli anni icona dei reietti e dei diversi, rivisitato in chiave provocatoria e delirante dalla macabra fantasia di un grande talento nostrano, capace di aggiudicarsi il concorso bandito dalla Universal Music Italia per la realizzazione dello sfondo del disco d’oro per le 50 mila copie vendute dell’album The Golden Age of Grotesque.

Straniamento
Recensire un’opera tanto al di sopra (o al di fuori) degli schemi non è un’operazione delle più semplici. Si ha l’impressione di essere attraversati da un caleidoscopio di sensazioni differenti, difficilmente razionalizzabili, spesso in contrasto e in opposizione tra loro. Finito di sfogliare il volume ci si rende conto di non essere stati in grado di cogliere le più intime sfumature di un lavoro complesso, capace di nascondere tra le pieghe dei disegni un notevole impatto iconografico. Scatta allora un desiderio indagatorio, che ci spinge a rivedere il tutto sotto un’ottica diversa, meno superficiale, per scalfire la patina di apparente semplicità e iniziare a scoprire l’incredibile e affascinante intreccio di richiami simbolici presenti nelle sue tavole.

Complessità simbolica
Quello che colpisce in profondità, infatti, oltre alla bellezza del tratto, sono le poche righe di testo presenti sul retro di ogni tavola. Queste forniscono una sorta di guida alla lettura interpretativa dell’opera grafica, aiutandoci a ripercorrere il processo creativo che ha portato alla realizzazione della stessa. Possiamo così apprezzare tutta una serie di elementi di significazione metaforici, capaci di intrecciarsi tra loro tanto da formare una sorta di complesso allegorico che permea tutto il lavoro della talentuosa Lacchei. Un lavoro che assume in quest’ ottica un valore più grande, ponendosi latore di una rielaborazione e di un’analisi matura e personale del concetto di comunicazione visiva.

Arte provocatoria
Tutto questo apparato simbolico eleva il giudizio del fruitore permettendogli di schierarsi dalla parte dell’autrice non più solo da un punto di vista estetico, ma anche diegetico. Sarebbe troppo facile, come spesso accade, creare qualcosa di provocatorio giusto per il gusto di scagliarsi contro il senso comune dei benpensanti. Qui, invece, ci troviamo davanti a qualcosa di straniante, ma pervaso da un senso di logica perversa che, una volta scoperto, non può che accattivare il lettore e spingerlo a reinterpretare la realtà analizzata (società, costume, letteratura…) sotto una luce diversa. Fredda, distorta, allucinata e allucinante. Ma inquietantemente coerente.
Un plauso, quindi, a una giovane artista italiana troppo spesso ostacolata da quell’insieme di pregiudizi che, forse non a caso, vengono così meravigliosamente attaccati anche all’interno di questo libro. Con la speranza che possa trovare più spazio d’espressione di quanto non ne abbia trovato finora.

Curiosità:
E’ attualmente disponibile una “versione economica” del libro: contiene le tredici illustrazioni contenute nel libro senza la cartella esterna numerata ed autografata dall’autrice. Il prezzo di questa versione e’ di € 10.00 + spese di spedizione.

Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento!

«

»