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cultura dell'immagine e della parola

Sarah McLachlan – World on fire

Cantante: Sarah McLachlan
Brano: World on fire
Regia: Sophie Muller
Album: Afterglow
Anno: 2005

Non aspettatevi niente di particolarmente nuovo. Nè Sarah McLachlan, né Sophie Muller hanno dimostrato grande originalità nei loro ultimi lavori. La celebre regista, datasi alla produzione forsennata di videoclip, ricreando attraverso Mtv l’intero universo musicale di Gwen Stefani, ha collaborato con l’artista canadese per un progetto sociale a favore di alcuni paesi del Terzo Mondo.
Con uno stile che ricorda uno dei più interessanti video degli ultimi anni, Remind me dei Royksopp, ha rielaborato il concetto videoclip spostando l’attenzione sul costo produttivo di un lavoro di tale impegno.
In questo modo, mentre la giovane e assai notabile cantante, seduta su una sedia, viene vista cantare in playback (ricordandoci che è lei, comunque sia, l’artefice di questo progetto), una serie di collegamenti testuali riassumono i costi esorbitanti della produzione cinematografica, individuando dove sono stati direzionati i soldi non spesi “in arte”.
Questa realizzazione, translata indirettamente come nuova forma d’arte, diventa servizio per noi spettatori indicandoci, senza riserve, la nostra posizione di ascoltatori alla ricerca di un intrattenimento impegnato (se mi si perdona l’ossimoro).

Convinti del fatto che queste azioni possono essere discutibili e spesso non ripetibili ai fini dello spettacolo, dichiarano almeno una sensibilità che deve essere sempre sottolineata.
Il videoclip è un congegno strano, che può coinvolgere maggiormente per la sua velocità innata, per il suo accostamento ad ambiti danarosi ma poco inclini a questi scopi. A Sophie Muller non si può che dare atto dell’equilibrio e l’attenzione a catturare, nei suoi intelligenti montaggi, immagini ed equilibri ipertestuali che dichiarano la sua intelligenza di regista che “consuma” immagini. Anche per scopi molto più nobili.

Curiosità
World on fire è uno dei sedici corti che hanno fatto parte del Media that matters Film Festival (che premia annualmente una serie di corti in ambito sociale di giovani produttori indipendenti).

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