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Dynamite disinnescata

Dynamite disinnescata

C’è un ragazzo in un paesino sperduto della provincia americana. È alto, ha i capelli chiari sempre spettinati e un sorriso “particolare”. Frequenta le superiori e soprattutto è sfigato. Molto sfigato. Vi ricorda qualcosa? Beavis di Beavis & Butthead? Un personaggio qualsiasi di un film targato Troma? Sbagliato, il ragazzo in questione è Napoleon Dynamite e arriva dall’Idaho con le tasche piene di Mtv Awards e un’aura di cult che si è creato da quelle parti.

Già, perché negli Stati Uniti Napoleon Dynamite è stato un vero caso. Costato poche migliaia di dollari, girato in tre settimane, montato in casa con un semplice Mac, dopo i primi passaggi in alcuni festival indipendenti è stato conteso a suon di milioni di dollari dalle major, lanciato con un pesante battage pubblicitario sul mercato ed è riuscito a rimanere nel box office nazionale per quasi cinque mesi. Con il tipico ritardo destinato alle pellicole di culto, un anno e mezzo dopo, ecco arrivare Napoleon Dynamite anche da noi. Tanta attesa però non è stata ricompensata completamente dalla visione dal film. Eppure chi vi scrive trova spassosissimi Beavis & Butthead e irresistibili i film della Troma. I personaggi appaiono simili, ma il modo di trattarli completamente diverso. Il cartoon firmato Mtv era una serie tv, intermezzata da video musicali e dai ritmi vertiginosi. Il film di Jared Hess invece finisce per essere troppo lungo (pur durando poco più di un’ora) per sostenere continue gag pur apprezzabili, ma slegate all’interno di una narrazione lenta, fatta di inquadrature fisse, spesso senza ritmo. D’altra parte i film della Troma sono volutamente esagerati, quasi surreali, fatti di una violenza e una comicità talmente sopra le righe da finire per essere incredibilmente coerenti. Napoleon Dynamite è invece sempre sotto le righe, volendo da un lato essere comico e dall’altro mostrare le piccole vite della piccola provincia dell’Idaho senza riuscire pienamente nel suo intento.

I personaggi del film sono perfetti stereotipi della provincia americana, ma non riescono a convincere, da una parte perché, ancora una volta, non hanno dalla loro quella serialità che li renderebbe più coinvolgenti, dall’altra non dispongono di una sceneggiatura robusta come potrebbe essere invece in un film di Wes Anderson come I Tenenbaum (The Royal Tenenbaums, 2001) o Le avventure acquatiche di Steve Zissou (The Life Aquatic with Steve Zissou, 2004).
Negli Usa Napoleon Dynamite è stato definito come un incrocio tra gli stili di John Waters e di Jim Jarmush. In realtà, come spesso accade per le opere prime, si tratta più di un gioco estetico che di un film davvero completo. Se davvero c’è del talento nel ventiseienne Jared Hess, lo scopriremo probabilmente con il suo prossimo film, una commedia ambientata nel mondo del wrestling messicano, con protagonista il bravissimo Jack Black.

Curiosità
Napoleon Dynamite è lo pseudonimo utilizzato da Elvis Costello per il suo album Blood and Chocolate del 1986. La produzione della pellicola ha però assicurato che si tratta di una completa coincidenza e che nessuno sapeva dell’album di Costello prima dell’inizio del film.

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