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cultura dell'immagine e della parola

Attenti agli spot: arriva il numero

Cliente: Il Numero srl
Prodotto: Numero telefonico informativo
Agenzia: Red Cell
Regia: Douglas Avery
Direttori creativi: Pino Rozzi e Roberto Battaglia
Art copy: Sergio Copetti e Marina D’Andrea
Colonna sonora: Jingle originale per Il Numero, non in commercio
Anno: 2005

Caschetto biondo, baffi neri, tutine rosse attillate alle quali sono attaccati i sei numeri magici. Ecco a voi i Gemelli 892-892. Non sembrano furbi, né intelligenti, eppure nella finzione hanno il ruolo di grandi star. Tutti li inseguono e li ammirano, la loro vita è sommersa da impegni e si divide fra sala prove, conferenze stampa e performance dal vivo. Perfino Enzo Paolo Turchi ammette di averli sempre voluti imitare… purtroppo a lui non sono mai cresciuti baffi paragonabili ai loro. Così, per ovviare alla mancanza, quando esce si appiccica sopra le labbra un bel paio di baffoni posticci. Anche i vecchi e gloriosi numeri della Telecom, il 412 e il 12, non possono che assistere impotenti a questo evento improvviso.
Ormai è diventato un fenomeno di massa e si fa proprio di tutto per imitare i due gemellini; capita addirittura di incrociare per la strada ragazzi che indossano con orgoglio la copia della loro maglietta.
Il loro compito è quello di diffondere il nuovo numero che potrà soddisfare ogni nostra esigenza: “Ecco il numero 892-892”.

La pubblicità sembrerebbe essere costruita in modo corretto soprattutto per un pubblico giovane che, più di altri, ha bisogno di informazioni all’ultimo momento. Il jingle, molto orecchiabile, è entrato nella memoria collettiva. Quei numeri ci sono stati ripetuti costantemente: tutto fa supporre che quando ne avremo bisogno, canticchiandoli, sapremo subito quali cifre digitare. Il messaggio, d’altra parte, è chiaro: i numeri informativi della Telecom verranno disattivati e, per avere lo stesso servizio, basterà digitare le nuove cifre reclamizzate.
Peccato che mai in nessun frammento dello spot venga menzionato il fatto che l’ 892-892 non sia un servizio sostitutivo della Telecom, ma un nuovo numero di una società completamente diversa: Il Numero srl, impresa italiana satellite dell’americana Infoxx.
Aguzzando bene la vista, noterete che le tariffe del servizio sono indicate nella sezione finale dello spot, con una scritta molto piccola (come fossero le controindicazioni di un medicinale).
Il costo di una chiamata è 0,12 euro di scatto alla risposta e 0,03 euro al secondo. Cinque minuti per ottenere un numero di telefono costano 9,12 euro.
E a questo punto passa a tutti la voglia di cantare.

L’Agenzia Red Cell ha costruito la campagna pubblicitaria in modo che lo spettatore ritenga che i numeri informativi della Telecom saranno sostituiti con un altro della stessa società e questo grazie a diversi accorgimenti. Innanzitutto l’uso del colore rosso, tinta simbolo della compagnia telefonica nazionale e la rappresentazione dei numeri 412 e 12 come fossero due anziani signori in pensione (e quasi moribondi, un’immagine piuttosto inquietante a dire il vero).
Si può, quindi, definire questa una pubblicità ingannevole. Infatti, è vero che i vecchi numeri della Telecom non saranno più attivi, ma ne verranno messi in funzione altri due dalla stessa società: 892412 e il 1254. Tutto ciò, naturalmente, non viene assolutamente lasciato intendere all’interno dello spot.

L’inganno è reso possibile dal fatto che, bombardati giornalmente da tantissimi messaggi pubblicitari, non riusciamo più ad esaminarli [img4]tutti con attenzione, lasciandoli solamente scorrere di fronte ai nostri occhi. Consci di questa superficialità, i direttori creativi e gli addetti ai lavori talvolta cercano di farne una leva promozionale, traendo in inganno gli spettatori.
Il risultato è un esempio da manuale di cattivo utilizzo della pubblicità. Anche perché, una volta scoperta la menzogna, l’immagine negativa percepita dai clienti raggirati rischia di rivelarsi molto più potente e dannosa anche degli sforzi fatti per indurre in errore il pubblico. Il boomerang dell’informazione distorta tornerà quindi a colpire i gemellini che lo hanno lanciato? Se così fosse, ben gli sta. Noi ci limitiamo a suggerirvi di guardare con attenzione e senso critico tutto lo spot, tariffe comprese.

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