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Venezia: Giorno 8 – German jr., Kwan e Comencini

Cristina ComenciniPenultima giornata del Concorso alla Mostra del cinema di Venezia, con ben tre pellicole in sala sotto gli occhi della giuria e del pubblico. Il buono, il brutto e il cattivo. Così potrebbero essere definiti. E la sorpresa è che il buono è quello italiano, La bestia nel cuore di Cristina Comencini.

Il primo film della giornata è invece il cattivo. Ovvero Garpastum, di Alexey German jr., figlio d’arte e rivelazione veneziana due anni fa con L’ultimo treno. Cattivo perché si tratta di un film duro, che mostra il disfacimento delle vite dei giovani di San Pietroburgo all’inizio della Grande guerra. E la voglia di rinascere, rappresentata da due ragazzi che tentano di mettere in piedi uno stadio. È una pellicola molto rigorosa, ricercata nelle inquadrature e nella scenografie, ma a volte troppo fredda nei dialoghi. E German dovrebbe sapere che novant’anni fa non si giocava a calcio come avrebbero poi fatto Garrincha e Ronaldo.

Il brutto è invece Everlasting regret di Stanley Kwan. Brutto è chiaramente un’esagerazione, ma voluta. Il film racconta la vita di una donna cinese lungo cinquant’anni nello scorso secolo. Attraverso i cambiamenti sociali di una nazione anche la donna cerca di trovare la propria identità. Il problema di questa pellicola è la sua estrema pesantezza. Non perché un film ha estenuanti dialoghi in cui non si dice nulla e decine di minuti in cui non succede nulla, allora questo è un buon film da festival. Il cinema alla fine è fatto di storie, e se le storie non hanno le caratteristiche per funzionare, allora l’intero film, per quanto possa essere ben diretto, non funziona.

Come si diceva, a sorpresa, il buono è La bestia nel cuore di Cristina Comencini. Dopo Battiato e Faenza, c’era molto pessimismo sul cinema italiano in questa mostra. Ma il lungo applauso finale e i molti sorrisi sui volti dei giornalisti hanno fatto cambiare idea. Giovanna Mezzogiorno è una donna innamorata di un attore, che si scopre incinta e decide di andare a trovare il fratello in America. Lì scopre un segreto della sua infanzia. Tutta la narrazione è un continuo crescendo di drammaticità, che la Comencini gestisce alla perfezione, incastrandoci storie parallele come quelle dei bravissimi Giuseppe Battiston e Angela Finocchiaro, che, nelle parti di un regista televisivo e di una donna appena lasciata dal marito, sono irresistibili. Probabilmente il film non vincerà il Leone, ma è il segno che un certo cinema italiano non ha smesso di esistere.

Oggi è l’ultima giornata dei film in Concorso, che si chiuderà con The costant gardener di Fernando Meirelles, l’autore dell’acclamato Città di Dio e con il terzo film italiano, La seconda notte di nozze di Pupi Avati.

I film in concorso

Garpastum
di Alexey German jr.
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Everlasting regret
di Stanley Kwan
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La bestia nel cuore
di Cristina Comencini
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