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Guardami e stupiscimi

Guardami e stupiscimi

«Più intrigante di Seven, più emozionante di Saw l’enigmista»

Con questo leit motiv era stato presentato questo film di fine stagione, diretto da Ranny Harlin, finlandese di nascita ma oramai calatosi nella realtà a stelle e strisce del cinema d’azione. Una manciata di buone trovate a effetto non riesce però a far credere di trovarsi davanti a un prodotto originale, né a smuovere un pubblico ormai abituato a colpi di scena e omicidi seriali in salsa splatter.

Una sceneggiatura claudicante, priva di quel minimo di architettura che le permetterrebbe di reggersi in piedi, non consente allo spettatore di porsi troppe domande sull’agire e sul movente che guida la mente dell’assassino. Assassino che sin da subito viene velocemente identificato dai sopravvissuti al suo primo passaggio come uno dei presenti sull’isola. Partendo da tale premessa, tutto quel che vi poteva essere di puramente banale e scontato viene messo al servizio di un plot che velocemente fa riportare alla mente non tanto i due capolavori citati dallo slogan, quanto l’opera letteraria di Agatha Christie Dieci piccoli indiani, causa il gioco al massacro fra i membri del gruppo presenti sull’isola, ma anche il film La cosa (The thing, John Carpenter, 1982) per via del continuo clima di sospetto che si crea fra i sette aspiranti profiler.

Fra i protagonisti, che ben poco danno in termini di recitazione, spicca LL Cool J, che fa la sua parte da duro mostrando i muscoli e risultando alla fine i più convincente interprete fra gli inquilini dell’isola. Val Kilmer non incide minimamente, nonostante quell’aria di supponenza che lo accompagna da inizio pellicola come capo carismatico dell’esercitazione. Anche l’ottimo Christian Slater, recentemente visto anche in Alone in the dark (id., Uwe Boll, 2005), svolge una parte di secondo piano, facendo pensare che non sia più in grado di ritrovare il bandolo di una carriera che in passato lo aveva portato a essere una valido protagonista del cinema americano indipendente dalle grandi major.
Consigliamo quindi il film solo a chi vuole passare una serata tranquilla, sobbalzando occasionalmente e osservando le mosse del serial killer in attesa di sapere chi sarà la prossima vittima.

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