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cultura dell'immagine e della parola

Una matita che graffia


Larry Clark li vedeva precoci e disturbati nel suo film Kids (1995, distribuzione italiana Istituto Luce, NdA), Christiane F. raccontò al mondo del suo lato più scabroso in una biografia diventata cult e sulla scena musicale sono numerose le band di adolescenti arrabbiati che cantano la loro insoddisfazione.
Al pari di tutte queste espressioni, anche quella più moderna del fumetto ha scavato, forse più a fondo che mai, in questo universo giovanile così feroce e distaccato. Lasciando da parte rappresentazioni moralistiche e iperrealistiche, come quelle adottate da Ryoichi Ikegami (Kyoko, The Love Bullet, FlashBook Edizioni), si può trovare un approccio di grande impatto emotivo nei lavori di Shinichi Hiromoto, anche lui proveniente dalle fila dei “cattivi ragazzi”. Classe ’66, giapponese amante delle strade americane, del crossover più duro e dell’azione, questo mangaka all’apice del successo internazionale ha la capacità di mettere sulla tavola l’essenza della violenza senza intorbidirla con accenti o critiche sociali.
Ciò che si legge e, soprattutto, ciò che si vede in una tavola di Hiromoto è un graffio deciso e rapido, un febbrile movimento non anestetizzato dall’uso dei retini ma amplificato dalla sporcizia del colore nero. I personaggi urlano, così come tutte le tavole, come se l’autore volesse farsi interprete attraverso i segni di tutti gli aspetti più astratti dell’ira: ecco quindi il nero che sporca, gli spigoli, la geometria spezzata, i corpi stilizzati ma ricchi di particolari. Hiromoto interpreta tutto ciò che è “contro” e lo fa in un modo violento e provocatorio.

Figli della violenza

Dagli abusi di Fortified School alla visione estrema del sesso in Sex Machine e Violent Runner Vibrator, per giungere ai deliri infernali di Hells Angels e al fantasy corrotto di Stone, i giovani sono sempre il cardine della storia, semplicemente estrema e contaminata.
In Hells Angels, una delle ultime opere di Hiromoto, alla vicenda della giovane Rinne si affianca un delirio dal sapore biblico in cui saranno la purezza e la sincerità dell’aggressiva giovane ad aprire una strada verso la salvezza. Se in Fortified School la violenza era portata all’eccesso in un gioco di professori carnefici e studenti massacrati, in Sex Machine e Violent Runner Vibrator è il sesso a farla da padrone. Un sesso certamente violento, ma che va ben oltre lo squallore e l’inspiegabilità di stupri e costrizioni, per liberarsi in un ideale mondo selvaggio, dove l’amplesso è la meccanica del futuro.
L’ultimo lavoro di Hiromoto, fresco di importazione nel nostro Paese, è Stone, miniserie in due volumi che promette di far rivivere ai fedelissimi non solo le immagini ruvide delle altre opere ma anche i temi scandalosi e volutamente pornografici che, in questi ultimi anni, Hiromoto ha saputo rendere affascinanti perfino per un Paese come il Giappone che preferisce tenere sotto la superficie i propri figli perversi.

Bibliografia

1992Single Action Army, Kodansha – Inedito in Italia
1993Benkei, Kodansha – Inedito in Italia
1996Fortified School, Kodansha – Edito da Star Comics, 7 volumi, b/n
1997Violent Runner Vibrator, Wani Magazine sha – Edito da Kappa Edizioni, volume unico, b/n
1998Star Wars: Return of The Jedi, MediaWorks – Edito da Magic Press
1998Mess, Kosaido Shuppan – Inedito
1999Killing Moon, Kosaido Shuppan – Inedito
1999Neo Devilman, Episode: Damned, Kodansha – Inedito
2000Sex Machine, Enterbrain – Edito da Kappa Edizioni, 2 volumi, b/n
2000 – Gioco di Ruolo Ufficiale dei Manga, copertina e illustrazioni per Kappa Edizioni
2001Hells Angels, Shueisha – Edito da Star Comics, 3 volumi, b/n
2002Stone, Kodansha – Edito da Kappa Edizioni, 2 volumi, b/n
In lavorazione un episodio di Lupin The III Millenium su sceneggiatura di Andrea Baricordi per Kappa Edizioni.

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• Vai alla recensione di Fortified School di Shinichi Hiromoto

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