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Paesaggio Texano con Drive-In

Paesaggio Texano con Drive-In

La Sottile Linea Scura è l’ultimo romanzo di Joe R. Lansdale, che molti di voi certamente ricorderanno almeno per Drive In (La Notte del Drive In, Einaudi 1998), Two-Bears Mambo (Il Mambo degli Orsi, Einaudi 2001) o Bad Chili (Om., Einaudi 2003).
La Sottile Linea Scura è stato pubblicato in Italia da Einaudi con un’illustrazione di copertina molto simile a quella dell’edizione americana, per quanto, a guardare bene, l’immagine originale appare molto più sbiadita e con uno sfondo rosso che rende lo strappo centrale in qualche modo più inquietante.

Cosa troverete in questo libro.
Un tredicenne: Stanley Mitchell Jr., più simpatico ed ingenuo di tutti i tredicenni che possiate mai aver conosciuto. Un mistero che riguarda una scatola di metallo sepolta. Una ragazzina di nome Caldonia (meglio conosciuta come Callie). Un proiezionista nero di una genialità spropositata. Almeno uno dei motti di Sherlock Holmes. Un paio di stivali con la scritta argentata ROY ROGERS sulla linguetta laterale. Un albo a fumetti chiamato “Superman’s girlfirend Lois Lane” e una serie di nomi indimenticabili quali: Hopalong Cassidy, Deadwood Dick e Bubba Joe.

Come si inserisce La Sottile Linea Scura nella passata produzione di Joe R. Lansdale.
Meravigliosamente. Proseguendo sulla strada aperta con il più cupo In Fondo alla Palude, Lansdale fonde con indicibile perizia tutti gli elementi della sua opera: le Crime Story della serie Collins e Pine, il Gore dei primi racconti, il Noir di Freddo a Luglio e Atto d’Amore. Dotato di un’ironia che in pochi possono vantare e un amore per i personaggi degno di Vonnegut o dei film dei fratelli Coen, ci regala una di quelle storie che vorremmo ascoltare seduti davanti a un falò, nel deserto, con in mano un Marsh Yellow.
Big Joe, un omaccione di sicuro immaginiamo grande e grosso, ha un che di ammirevole nel saper costruire una narrazione monumentale, carica di dettagli, storielle e aneddoti straordinari, in un Texas disgustosamente stracolmo di mocassini d’acqua e zotici razzisti.

Perché l’espressione «Perdita di innocenza» presente in quasi tutte le recensioni del libro, compresa quella del retro copertina, dovrebbe quantomeno irritarvi.
Sembra inevitabile, ogni qualvolta si parla di narrativa (ma non solo), tirare in ballo una serie di antecedenti/predecessori/ispiratori dell’argomento in questione.
Per quanto non necessariamente condivisibile, questa è una scelta più che lecita (Qualcosa del genere è presente anche in questa recensione, paragrafo 2, righe 5-6).
Il rischio verso cui si può andare incontro tuttavia è di trascinare da un’opera all’altra archetipi ormai resi obsoleti dall’abuso. E così, da tempo ormai immemorabile, il romanzo di formazione si fa carico di topoi ingombranti quali la “famigerata” perdita d’innocenza, il passaggio alla vita vera, l’esistenza di un mondo diverso da quello delle fantasie infantili.
Ora, non si può certo negare che La Sottile Linea Scura abbia molti elementi del romanzo di formazione ne che il suo giovane protagonista Stanley sia difficilmente associabile al concetto d’Innocenza che tutti abbiamo in mente. E’ «la perdita» che ci sconvolge, proprio perchè in effetti non avviene. L’intero romanzo è permeato dalla curiosità e dal desiderio di scoperta. Gli eventi non ricadono su Stanley, il mondo non gli si propone a suo discapito: egli stesso è il motore disvelante. E’ l’insaziabilità della ricerca che lo porta a verità inaspettate. Verità straordinarie e a volte orribili ma che comunque non fermano Stanley, non lo distruggono. Nessuna perdita quindi.
Lansdale ci fa invece partecipi di un processo sconvolgente (eppure assolutamente naturale) della vita degli uomini, un processo nel quale anche l’orrore a volte può generare meraviglia.

Dice Stanley:
«Scopro che per me il passato ha più importanza del presente. Non sarà un bene, però è la verità. All’epoca era tutto più intenso. Il sole era più caldo. Il vento più fresco. I cani più svegli.»

Due o tre cose che dovreste sapere di Joe R. Lansdale.
E’ nato nel 1941, ovviamente nel Texas orientale. Ha inventato un’arte marziale chiamata Shen Chuan e la insegna regolarmente nel suo studio, il Lansdale’s Self Defense Systems. Suo padre era un meccanico che si guadagnava da vivere con incontri di Wrestling. Ha vinto il Bram Stoker Horror Award solo sei volte (per ora). Ha sceneggiato diversi episodi delle serie animate di Batman e Superman. E’ attualmente l’unico scrittore vivente ad aver inserito uno Scoiattolo Rabbioso in uno dei suoi libri.

… A breve l’intervista di hideout allo scrittore.

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