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Amore di bimbo

Amore di bimbo

Si dice che l’amore non ha età e nei film di Miyazaki questo principio non viene mai a mancare: Chihiro, Sophie, Mononoke sono prima di tutto delle ragazze che agiscono per amore. Pochi però riescono a raccontare l’amore infantile con la stessa serietà di Miyazaki, proprio come se si trattasse del sentimento fra due persone adulte.

Ponyo è un film a misura di bimbo: non ci sono i toni epici di Mononoke o il grande dramma di rimanere senza genitori come nella Città incantata, ma piccoli e grandi avvenimenti da affrontare con la semplicità e la schiettezza tipici dell’età infantile. In questo contesto il personaggio principale è proprio l’assenza del grande conflitto cosmico che lega a doppio filo i personaggi all’ambiente in cui sono immersi. Le forze della natura si scatenano quando Ponyo decide di rompere il suo legame con le acque del mare ma si tratta di un’epifania di riconciliazione piuttosto che di guerra. La corsa meravigliosa di Ponyo sulle onde del mare all’inseguimento dell’amato Sosuke è la costruzione di un ponte fra i due mondi apparentemente in conflitto, come lo sono i genitori di Sosuke l’uno nel mare e l’altro sulla terra, ma incapaci nel profondo di fare a meno l’uno dell’altro.

La casa di Sosuke è innanzitutto un luogo di convivenza degli opposti: l’infanzia è amica della vechiaia e la terra attende le notizie dal mare. Sosuke è la sintesi delle antitesi e l’espressione della soluzione possibile dei rapporti fra scienza e magia: appassionato di imbarcazioni e dispositivi tecnologici (che ama spiegare a Ponyo, la pesciolina infante per cui muoversi nell’acqua è una condizione e non una capacità) non esita a riconoscere la magia e ad accettarla così com’è, senza domande. Non a caso Sosuke è figlio di un marinaio, colui che conosce profondamente la scienza, la tecnologia e insieme le superstizioni e le storie che viaggiano a pelo dell’acqua. Niente di più normale, quindi, che una pesciolina e un bambino si innamorino e si dichiarino fin dal loro primo incontro, così come i genitori incoraggino la loro unione. Nel mondo di Miyazaki, dove ogni conflitto è risolvibile, questa è solo una delle tante magie.

Curiosità
Akira Kurosawa disse di Miyazaki: «Credo che apparteniamo entrambi alla stessa scuola: condividiamo lo stesso rigore e lo stesso gusto per le storie umane su grande scala. Tuttavia provo un certo fastidio quando i critici accomunano i nostri lavori. Non si può sminuire l’importanza dell’opera di Miyazaki paragonandola alla mia».

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