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cultura dell'immagine e della parola

Current Tv, la Tv che fai tu

Current. Letteralmente “corrente, attuale”. Se a questo termine aggiungiamo la –desinenza “Tv”, otterremo “la televisione del presente”. Stiamo parlando di Current Tv, il canale satellitare, online anche sul web, il cui intero palinsesto è realizzato dagli utenti. La denominazione corretta per questo tipo di programmazione è UGC (User Generated Content), una metodologia per lo più utilizzata per siti internet, come Wikipedia, dove gli stessi fruitori sono contemporaneamente utilizzatori del servizio e autori. Non si pensi però a programmi come Real Tv o Talent1, dove video amatoriali inviati dal pubblico vengono assemblati e rimontati da una redazione di professionisti, per creare un prodotto televisivo. Qui si viaggia più vicini alla BBC che non a Italia1: Current Tv è infatti l’unico canale di notizie, in onda 24 su 24, e interamente realizzato in collaborazione con i propri stessi spettatori.

Come funziona? Ci sono un canale televisivo e un sito web (http://current.com/) che propongono contenuti video in forma di reportage e brevi documentari. Il target ideale è quello dei “giovani adulti” o, per banalizzare, tutti coloro che hanno un’età (mentale) compresa tra i 18 e i 34 anni. Il soggetto trattato è l’attualità. Ma qui non si tratta di raccontare semplicemente delle notizie. L’idea è quella di vivere delle esperienze, attraverso la telecamera di giovani filmaker. Sono ben accetti ritratti di personaggi singolari, reportage di viaggio e di contatto tra culture, racconti di vita. Si va dai servizi girati nei territori di Hamas alla vita di un pastore gallese che ha deciso di cambiare sesso. Current richiede solo che il soggetto non sia già trattato dai canali informativi di largo consumo, oppure che il taglio e il punto di vista siano inediti.

Il passaggio televisivo avviene tramite il sito o anche attraverso contatto diretto con la redazione Tv. Si propone la propria idea e, se accettata, Current Tv è in grado di fornire un supporto alla realizzazione finale del video. I filmaker vengono retribuiti e possono avere assistenza legale per le liberatorie, per il montaggio e per l’inserimento della colonna sonora. Il risultato è una tv dai tratti marcatamente giovanilistici, eppure nuova. Un conduttore in studio lancia i servizi, che durano in media sui 10 minuti l’uno. Il palinsesto è volutamente “randomizzato”, per cui capita di assistere ad un documentario sugli skater di Messina, seguito da un reportage sulle rotte migratore dalla Namibia.

Un progetto sicuramente interessante. Non solo perché propone contenuti nuovi e opportunità lavorative per giovani autori, ma anche éperché rappresenta un deciso e importante passo avanti verso una Tv nuova, capace di sfruttare i canali digitali senza dimenticare il vecchio e caro televisore. Editore e patron di Current Tv, d’altra parte, è un [img4]“certo” Al Gore, che forse ricorderete come ex vice presidente degli Stati Uniti, come candidato alla presidenza trombato all’ultima scheda in Florida nel 2000 e come testimonial del film Una scomoda verità (An Inconvenient Truth, 2006). Dopo essere uscito dalla politica, Al ha pensato che avrebbe potuto utilizzare i suoi mezzi e la sua notorietà per promuovere progetti editoriali interessanti. Così, nel 2005, è nata Current Tv, che ha esordito ottenendo buoni risultati in America e Canada, tra cui la vittoria di un Emmy. Lo scorso anno è stato quello dello sbarco oltreoceano in Gran Bretagna e Irlanda. Da circa un mese, infine, l’emittente ha iniziato a trasmettere sul canale 130 di Sky anche in Italia, primo paese non anglofono ad ospitarne le trasmissioni.

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