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cultura dell'immagine e della parola

RJD2 – Work It Out

Canzone: Work It Out
Regista: Joey Garfield
Artista: RJD2
Album: The Third hand
Anno: 2007
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All’inizio, l’impressione è quella di vedere un’immagine al ralenti; poi sembra sia tutto girato al contrario. E invece no, non c’è manipolazione in questo video-piano sequenza nel centro di Brooklyn. In un certo senso, è tutto più vero del vero.

Non è proprio uno scherzo, ma nemmeno una cosa seria. Basta seguire il brano e prenderla alla leggera. Una piccola idea e un “piccolo” difetto fisico trasformano brano e videoclip in un gioiellino, di quelli che non si riesce a capire bene cosa stia succedendo. E per sicurezza si ricomincia a guardare.

Bill Shannon è un ballerino, performer, skater affetto dalla Legg-Calvé-Perthes, una malattia delle ossa che provoca la necrosi ischemica della testa del femore. In parole povere, la persona malata non può muoversi in maniera normale, spesso ha una gamba più corta dell’altra e non può sopportare il peso del proprio corpo troppo a lungo.

Da qui le stampelle di Shannon, vero prolungamento corporale che gli consentono una mobilità felina, portata all’estremo dalla performance danzante.

Ironico e fulminante, in tempo reale, ad occhi spalancati come davanti a un super eroe urbano, Joey Garfield corre dietro a Shannon come un bambino affascinato da Elephant Man. La steady fissa il suo occhio fluido sulla ripresa e diventa tutt’uno con il volo rasoterra di Shannon.
Incredibile e naturale, lì, dove le deformazioni del corpo vengono superate e l’uomo si trasforma in qualcos’altro. Per 3 minuti e 20 secondi è un oggetto d’arte.

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