hideout

cultura dell'immagine e della parola

Piccoli problemi familiari

Piccoli problemi familiari

Sì, è vero, sembra solo di vedere una variazione di Match point (id., 2005), ma è anche vero che con Sogni e delitti si possono tracciare nuovi percorsi. Intanto bisogna distinguere gli scenari: la Londra dei tennisti e degli imprenditori da una parte e quella dei cockney di periferia dall’altra. Non solo una sfumatura, una sezione o una parte del discorso, soprattutto un nuovo modo di guardare alla vita.
Se nel caso di Match point il cinismo alla fine pagava e premiava chi vincente lo era fin dall’inizio, in Sogni e delitti il perdente è perdente da subito, fin dalla prima sequenza. Anzi fin dal titolo (l’originale è Cassandra’s dreams) si assapora una distorsione della realtà verso una sfera pessimista (Cassandra nella mitologia greca è portatrice di sventura).

Match point raccontava l’ascesa ai piani alti (di una famiglia, di una società, dell’amore), Sogni e delitti, invece, descrive la discesa a quelli bassi. Il primo raccontava attraverso i tradimenti e la passione la teoria della sopravvivenza, il secondo è meno romanticamente spietato con la vita perché mette in mostra la società più per i suoi vizi che per le sue virtù. Se da una parte Match point è più calligrafico dal punto di vista cinematografico, Sogni e delitti si mostra più sporco, più tetro, più triste e angosciante. Forse per questo, fin dalle prime sequenze, svela la propria missione.

È un ritratto, per certi versi, molto più spietato della realtà costruita in Match point , perché Allen qui ha gli occhi puntati sull’incapacità dell’uomo e sulle sue mancanze. Il suo personaggio maschile ha lo sguardo ingabbiato nella quotidianità, nei suoi problemi e nella sua monotonia. Non ha lo sguardo proiettato e concreto di Chris (il Jonathan Rhys-Meyers del precedente film), perché qui, in più, ha la coscienza e il senso di responsabilità a cui rispondere. In questo senso, l’incipit dei due film è esemplare: Chris arriva in un posto nuovo, è straniero e rischia mettendo in mostra le proprie qualità. Ian e Terry, invece, vogliono andarsene, ma sia la barca che il mare rappresentano subito il pericolo e l’impossibilità del cambiamento.

Così, pure i tre ritratti femminili, forti e autonomi, sono in costante ricerca di affermazione e sicurezze che cercano, però, sempre nel confronto e nella risposta dell’altro. Anche se solo accennate, le relazioni assumono una forma precisa e traducono questi personaggi da ‘meno affascinanti’ a, forse, ‘più veri’. Ok, non è Match point, non fa ridere come Misterioso omicidio a Manhattan (Manhattan Murder Mystery, 1993) e non è clamorosamente goffo e grottesco come Crimini e misfatti (Crimes and Misdemeanors, 1989), ma vi sembra poco?

Curiosità
Ha detto Allen: «Il delitto senza castigo è una situazione molto contemporanea, profondamente immorale, che non mi diverte più. Adesso, invecchiando, credo al potere distruttivo del senso di colpa, al bisogno di liberarsene confessando i propri errori». Sogni e delitti è il terzo film inglese di Woody Allen. A settembre 2007 sono terminate le riprese di Midnight Barcelona, primo film spagnolo che vedrà insieme Scarlett Johanson, Penelope Cruz e Javier Bardem.

Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento!

«

»