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cultura dell'immagine e della parola

Bjork
Declare independence

Canzone: Declare independence
Regia: Michel Gondry
Artista: Björk
Album Volta
Anno: 2007

Il rapporto tra la fata islandese e il genietto francese è qualcosa di più di una collaborazione artistica, è una sorta di matrimonio virtuale tra due geni artistici della nostra epoca e come tutti i grandi amori è un rapporto viscerale, una totale simbiosi sinestetica tra la musica dell’una e le visioni dell’altro. Dopo 10 anni di digiuno le loro strade si sono nuovamente incrociate nella creazione del video di Declare independence, ultimo singolo di Bjork tratto dall’album Volta.

Il brano, già nel titolo, è una presa di posizione della cantante che, in un crescendo elettronico, incita l’ascoltatore a non massificarsi e non cedere al volere di altri.
Una canzone-slogan intensa e ricca di suoni duri, dove Gondry ha rappresentato la potenza sonora, optando per una soluzione audiovisiva vicina ad una vera e propria art-performance. Il regista abbandona le favole del “personaggio Bjork” che lui stesso aveva creato, per rendere la cantante nuovamente protagonista di una sperimentazione di musica cromatica.

Già qualche anno fa, infatti, Björk aiutò Gondry a sperimentare il suo paint-organ: nel suonarlo, i movimenti delle mani azionavano erogatori di colore che creavano delle tavolozze colorate roteanti.

Questa volta l’esperimento punta ancor più in alto: Gondry riprende la performance di Björk inserendola in una struttura metallica in cui girano delle corde che compiono un percorso circolare, ruotando tra un simbolico basso suonato dal musicista a 2 metri d’altezza, in posizione orizzontale. Poi, il microfono-megafono della cantate, i caschi militari di un piccolo gruppo di persone e dei nebulizzatori che spruzzano a ritmo vernice colorata sui cordoni.

Gondry dirige sapientemente le camere digitali che filmano la performance e pigia pure i pulsanti che spruzzano il colore a tempo, prima uno alla volta poi, nel crescendo del brano, tutti assieme. Utilizza il meccanismo per mostrare e colorare metaforicamente il messaggio e la musica del brano, arriva addirittura a creare un elettrocardiogramma musicale attraverso un telo bianco che gira attorno alla struttura.

Bjork sprigiona energia e la sua linfa colorata esce dal megafono ed entra in circolo alla massa danzante; questa volta però i fili non sono solo un trucco gondryano per visualizzare il suono, come in Walkie Talkie Man , ma simboleggiano il forte messaggio audiovisivo di un artista che lavora in un settore massificato e conformista come l’industria musicale attuale.

Un video polisensoriale che esplode in un delirio di suoni, urla, immagini, meccanica e colori, tanto coinvolgente da non risparmiare sul finale neppure una delle camere, schizzata da una macchia-sonora verde gocciolante.

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