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cultura dell'immagine e della parola

Extra

Troppi indizi accumulati. Ormai ne abbiamo la prova. No, non si può più fare finta di niente. Possiamo dirlo. E allora lo diciamo. Pronti? Qualcosa si muove sulla superficie di All Music. Qualcosa di bizzarro, di raro. Qualcosa che credevamo irrimediabilmente in via d’estinzione. Un bene prezioso che si pensava fosse conservato gelosamente solo da qualche grande vecchio o dagli equipaggi delle emittenti satellitari in fuga dal pianeta. Un tesoro che i giovani non avrebbero mai visto baluginare con le proprie pupille acerbe senza bisogno di un decoder. Una scossa elettroencefalica, un’entità misteriosa chiamata “qualità”.
A dimostrarlo, la presenza registrata da ormai due settimane di uno strano essere gelatinoso chiamato Extra (martedì, H 00.00). In attesa che i ragazzi del centro ricerche di Hideout lo classifichino con sicurezza, lo definiremo un “magazine culturale a misura di giovane”.

Si tratta di un organismo peculiare, forse un ibrido. Si ciba di musica elettronica e videoarte, alimenti ampiamente presenti nel sottosuolo (altrimenti detto “underground”) ma già portati in superficie di recente da geniali esploratori del presente come i dottori Gondry, Jonze e Cunningham o da ingegneri ultrasonici come Chemical Brothers e Cassius.
Extra li assorbe, li metabolizza e ce li restituisce in forma di linguaggio. Spezzato, rotto, rapido, suona incredibilmente familiare alla generazione under 30. Un idioma fatto di montaggio, suggestioni visive e sottotesti acustici del tutto simile a quello del videoclip. Un prodotto compatto, coerente, dotato di una spiccata personalità.

Lo abbiamo sottoposto ai nostri strumenti che ci hanno confermato quello che d’altra parte già sospettavamo: si tratta della nostra lingua.
L’unica perplessità riguarda certi intermezzi nei quali una bellezza esotica ripresa da prospettive insolite introduce i servizi all’interno di un ambiente asettico. All’inizio pensavamo si trattasse di un’interferenza giuntaci chissà come da Nonsolomoda, ma quello che la ragazza dice è troppo profondo per provenire da lì. Sospettiamo si tratti di un residuo del passato che Extra si è portato con sé nel corso dell’evoluzione. Nel dubbio, continueremo a seguire il nostro nuovo magazine preferito con scrupolo e attenzione. Qualora giungessimo a nuove scoperte a riguardo, sarete i primi a saperlo.

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