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cultura dell'immagine e della parola

Punti vendita e strategie

Scrive un guru del marketing: “Think retail as <i>Apple Store, Roma Est</i>” />advertising!”, “pensa ai punti vendita <em>come</em> pubblicità”.</strong><br />
 Forma comunicativa alternativa rispetto ai media convenzionali, ma non per questo meno efficace, il <em>retail</em> può oggi fare la differenza. Il punto vendita è l’importante anello di congiunzione tra l’azienda e il pubblico target; il luogo della transazione economica, certo, ma, ancor prima, <strong>il punto in cui si fa l’esperienza del prodotto</strong>. E se l’esperienza è negativa, non ci sono chance: la vendita non avviene. </p>
<p>Negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione sui punti vendita, per i quali non solo si è cominciato ad investire maggiormente (restyling dei negozi, in store promotion ecc.), ma si è anche arrivati ad un <strong>nuovo modo di intendere la presenza del cliente</strong> negli stessi.<br />
L’obiettivo è quello di mantenere il proprio target più a lungo possibile negli store. Si pensi alle grandi librerie provviste di bar e soffici poltrone per la consultazione, ai negozi di musica dove è diventato possibile ascoltare i cd prima dell’acquisto, ai possibili test di prodotto (un esempio possibile: fare un giro di pista al Motorshow di Bologna. Provare la moto dei propri sogni può spingere all’acquisto certamente in modo più efficace rispetto alla visione di una banale pagina pubblicitaria). </p>
<p><strong>Il marketing tribale ci ha quindi insegnato che, per rinnovare il legame, le tribù si raccolgono in determinati punti per celebrare dei riti</strong>. I luoghi “sacri” delle tribù sono quindi vissuti intensamente: lì le emozioni si amplificano e si ribadiscono le appartenenze.<br />
Dove si ritroverebbe  l’esclusività del marchio Ferrari se non in punti vendita di alto profilo curati nel dettaglio? Solo in questo modo l’esperienza d’acquisto di un semplice porta chiavi ci può avvicinare al mondo – per molti inarrivabile – della rossa più amata dagli italiani. </p>
<p>Non è un caso quindi che molte delle strategie attuali valutino il <em>retail</em> coma leva potente della comunicazione aziendale. Ecco quindi le tattiche di <strong>retromarketing</strong> (i punti vendita old style richiamano il concetto di “qualità”, mostrandosi nella veste delle autentiche botteghe di una volta), di <strong>marketing polisensoriale</strong> (si è verificato che la stimolazione sensoriale – specie a livello olfattivo – è assolutamente connessa a giudizi di <img class= A cura di Stefania Novarini
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