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cultura dell'immagine e della parola

Una nuova speranza per il futuro

Non abbiamo vinto niente. L’industria attuale della pubblicità è proprio ai minimi livelli. Solo due bronzi in categorie neanche troppo importanti.Ma c’è una luce alla fine del tunnel, un bagliore che fa ben sperare. Il team italiano che ha partecipato alla gara dei Giovani Creativi al Festival di Cannes ha vinto la medaglia d’oro per aver realizzato lo spot più bello.

Questa competizione per i giovani creativi è stata lanciata nel 2006. Gli sfidanti sono dieci coppie di ragazzi provenienti da 20 nazioni diverse, essi devono realizzare in sole 72 ore uno spot che sia completo e, soprattutto, vincente.

Il brief di quest’anno prendeva spunto dall’azione portata avanti dal Network Mtv per sensibilizzare i giovani sul tema del cambiamento climatico e del surriscaldamento terrestre. L’obiettivo della campagna Mtv Switch è quello di informare, intrattenere e incoraggiare un comportamento maggiormente consapevole nell’uso e nel rispetto dell’energia. Dunque, i partecipanti alla competizione dovevano realizzare uno spot di trenta secondi che potesse essere utilizzato in televisione, su Internet e sul telefonino e che riuscisse a spingere il target giovane (15-25 anni) ad adottare comportamenti volti alla preservazione e all’uso corretto delle risorse naturali.

Ha vinto l’Italia, con la coppia Mariangela Lacera (art director) e Micol Talso (copywriter) dell’agenzia 1861 United. All’annuncio della vittoria – dato dal presidente della giuria Bob Scarpelli – le due ragazze sono scoppiate in un grido d’incredulità. L’emozione era altissima e la reazione è stata fulminea.

La chiave di questa vittoria è stata la semplicità dell’idea. Una musica frizzante ha creato il perfetto sottofondo all’immagine di un ragazzo che fa il bagno in mare, al momento dell’uscita estrae un tappo come quelli delle vasche. Il suono cambia di netto e si sente il rumore dell’acqua risucchiata nel lavandino. Il pay off spiega che per fare il bagno si impiega molta più acqua di quanto non si possa immaginare e suggerisce: “Fai una doccia. Ti farà sentire più pulito”, sfruttando la doppia valenza della parola “pulito” che si riferisce sia all’igiene personale, che alla consapevolezza di aver fatto un’azione rispettosa nei confronti delle risorse naturali.

Dunque, tutto si risolve in un’unica efficacissima immagine chiave, che rimane ben scolpita nella memoria. Non è uno spot volgare, né violento nella sua evoluzione; non cerca di creare disagio nelle persone, ma solo di colpirle e, allo stesso tempo, di informarle e spingerle ad un comportamento corretto e responsabile.

Le idee fresche e semplici come questa, che parlano un linguaggio universale, segnano il nuovo corso. La speranza è che i giovani creativi italiani siano tutti al pari di queste due ragazze. Probabilmente, anche i pubblicitari più esperti dovrebbero guardare con curiosità e interesse a questo nuovo modo di comunicare, invece che propinarci la solita serie di spot con Totti e De Sica protagonisti.

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