hideout

cultura dell'immagine e della parola

Strategie promozionali di band in emersione

L’aggettivo “emergente” qualifica un’azione in atto: è emergente colui che, in un qualsivoglia ambito, sta accrescendo d’importanza, rilievo e visibilità. C’è da chiedersi se questo valga anche nel mondo della musica.
I Guasta sono una band emergente. Con il risultato, paradossalmente implicito, di non emergere. A spese loro hanno registrato qualche pezzo, in un paio di occasioni sono finiti in alcuni cd frutto di collaborazioni con altri musicisti underground (molto, molto under). Hanno guadagnato solo un palco alla Sagra dello Gnocco Fritto ed un fortunato ruolo di special guest alle feste organizzate della proloco del loro paese (6.000 anime). Età media di 26 anni, ancora affetti dal grande sogno, si trascinano tra studi e lavori saltuari, credendo ancora che, prima o poi, avranno la loro occasione. Come causa del loro essere piccoli insetti dello sparuto sottobosco indie (la musica commerciale: una foresta di sequoie), indicano tre motivi: conservatorismo dei media, maggiore vendibilità della musica commerciale, budget scarso o nullo da investire in condizioni di rischio, ovvero nel caso degli emergenti. Ecco perché, quasi ammazzati dall’inedia (l’ultimo live risale a 3 mesi prima), un giorno decidono di andare incontro alla propria occasione, e cominciano a darsi da fare.

Abo, l’internet-dipendente, aumenta le quotidiane 8 ore on line a 12. Mentre finge di lavorare, scopre degli articoli interessanti. Li firma Jennifer Mattern, publicist nel mondo della musica e pr. Abo (dopo mesi e mesi a vedersi sbattute porte in faccia) metabolizza finalmente che trovare i contatti giusti non è questione di fortuna. E così si appunta i punti salienti del Jenny-Metodo:
1) creare un sito web completo ed esteticamente attraente, coerente con il mood del gruppo ed includente un’ area bio e di una rassegna stampa;
2) definire un referente unico per la band (se non addirittura un ufficio stampa), non lesinare su business card, presentarsi ai media – specie quelli locali o di nicchia – ed inviare comunicati utili a tenerli aggiornati sull’attività del gruppo.
E qui Abo memorizza la frase di chiusura: “Put the media and the professional first, and they’ll love you”;
3) creare un epk e un press kit professionale, facile da adattare sulla base della testata che lo richiede;
4) promuoversi sugli mp3 websites (esempi americani: purevolume.com, artistopia.com, etc.) e sulle comunità di artisti;
5) promuoversi attraverso tecniche semi-legali di guerriglia (stickers, flyers, stencil) e attraverso il sociale (partecipare o, meglio, farsi promotori di un evento di utilità sociale, il cui tema sia particolarmente vicino al modo di sentire dal gruppo e non sia già preso in carica da altre istituzioni o personalità note).

Abo elabora e, ricomponendo insieme le tessere del puzzle, in un raro momento di autocritica costruttiva, scopre di non avere mai pensato a media come radio libere su web e radio universitarie, i cui esempi migliori (secondo il parere della Mattern) stanno diventando il nuovo punto di riferimento, affiancandosi a webzine e riviste di nicchia. Il vero scouting e il passa parola, “gli” strumenti per farsi conoscere, passano qui. Qui i discografici dell’altra parte della barricata (le c.d. major) si “ispirano”: i giudizi e le critiche di questi appassionati, spesso anch’essi musicisti, sono di fatto capaci di fare opinione. Abo comincia a navigare: rockit.it, rockerilla.com, maximumrocknroll.com… Flash: “… anche Radio Popolare aveva un programma dedicato agli emergenti… Liberi Gruppi, già, quello gestito da Facchini… bisogna inviare un demo e cercare di ottenere qualche passaggio radio”. Fare rete” è il nuovo mantra , perché, relativamente ai contatti, “Consistency is the key” dice la Mattern. Abo tenta anche la strada di Linkedin, un network sociale business oriented. Non è detto che presto o tardi si possa incontrare qualcuno dell’ambiente discografico, oppure altri musicisti con cui definire qualche collaborazione (magari anche per una co-promozione, cosa da non disprezzare in un mondo low-budget come quello indie).

Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento!

«

»