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Cannes: giorno 3
Honoré e Zvjagincev

Chiara Mastroianni, Clothilde Hesme e Ludivine Sagnier, interpreti del film <i>Les Chansons d’Amour</i>” />Terzo giorno di Festival a Cannes e debutto della Francia, padrona di casa della manifestazione, con due titoli, <em>Les Chansons d’amour</em> (Le canzoni d’amore) di Christophe Honoré in concorso e <em>Boarding Gate</em> (Uscita per l’imbarco) di Olivier Assayas, presentato fuori gara.<br />
Il film di Honoré è un musical nel quale gli attori eseguono le canzoni d’amore scritte per l’occasione da Alex Beaupain. E’ alle canzoni che è affidato il compito di esprimere i sentimenti dei personaggi e di accompagnare gli snodi cruciali della vicenda narrata. La pellicola tratta delle disavventure sentimentali del giovane Ismaël (Louis Garrel), corteggiato da Julie (Ludivine Sagnier) e Alice (Clotilde Hesme). Dopo la morte improvvisa della fidanzata Julie, stroncata da un infarto, è oggetto dell’interesse anche del giovane Erwann (Grégoire Leprince-Ringuet) e di Jeanne (Chiara Mastroianni), sorella di Julie, C’è chi rintraccia in questo film echi della Nouvelle Vague ma in generale <em>Les Chansons d’amour </em>delude parecchio. L’altro film francese, <em>Boarding Gate</em>, presentato nella sezione Mezzanotte, ha come protagonista l’italiana Asia Argento che interpreta il ruolo di una prostituta tossicomane che uccide il vecchio e ricco amante (Michael Madsen) e poi fugge da Londra a Hong Kong. Lì la donna spera di rifarsi una vita insieme al nuovo amore, nonché mandante dell’omicidio (Carl Ng). Anche questo giallo, nonostante la presenza della “femme fatale” Argento, non convince. </p>
<p>Tra i film in concorso è stato presentato anche il russo <em>Izgnanie</em> (La messa al bando) di Andrei Zvjagincev. Si tratta di un dramma intimista che racconta di una donna (Katya Kulkina), costretta ad abortire perché accusata di essere incinta dell’amante. In realtà è l’irresponsabilità del marito (Konstantin Lavronenko) che la obbliga a questa decisione. Neanche questa pellicola (la seconda del regista siberiano che nel 2003 vinse il Leone d’Oro a Venezia per <em>Il ritorno</em>) entusiasma. E’ stato presentato inoltre, nella sezione speciale Un Certain Règard, <em>L’avocat de la terreur</em>, un documentario firmato da Barbet Schroeder. Il regista racconta la vera storia dell’avvocato Jacques Vergès. Il celebre legale difese discussi personaggi sia di destra che di sinistra, terroristi e criminali d’ogni sorta durante la sua carriera lunga mezzo secolo. A raccontare è lo stesso Vergès insieme agli altri protagonisti di quegli anni e a giornalisti, agenti dei servizi segreti e politici.</p>
<p>Infine due annunci importanti arrivano dalla Croisette. Dopo <em>Heat</em>, Al Pacino e Robert De Niro torneranno a recitare fianco a fianco in <em>Righteous Kill</em> di Jon Avne. Si tratta di un film che racconta la storia di due poliziotti a caccia di un pericoloso serial killer. Il secondo annuncio riguarda il cinema italiano. Dopo <em>Io non ho paura</em>, Gabriele Salvatores si appresta infatti a dirigere un’altra pellicola tratta da un romanzo di Niccolò Ammaniti, dal titolo <em>Come Dio comanda</em>, favorito al premio Strega. Sarà il primo film di Salvatores targato Rai. L’inizio delle riprese è previsto per fine anno.</p>
				<p class= A cura di Caterina Danizio
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