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Il sentiero della tentazione

Il sentiero della tentazione

Paradiso e inferno: desiderio di evasione e drammatica presa di coscienza dell’orrore. Tra di essi la terra, come cruda verità che lacera ogni sogno.
Eroina, ribellione, abbandono e infine l’inevitabile e sporco degenero causato da una dipendenza che non si placa.
Due bei giovani che si amano, Danny e Candy: l’uno poeta, l’altra pittrice, suggono dalla propria passione il fiele necessario per vivere e drogarsi, la loro nuda disperazione li trascina verso una perenne evasione e il desiderio di infinito, da eco ruggente di balda e immortale gioventù, tracolla velocemente nell’inevitabilità del destino. La realtà irrompe nel sogno e Candy, da angelica fanciulla dalle chiome bionde, si trasforma in prostituta pronta a tutto per una dose di eroina. Danny, colpevole di averla traviata, si getta sempre più a capofitto nel tunnel della tossicodipendenza approfittando dei tristi e squallidi guadagni portati a casa dalla compagna.

Due giovani angeli ribelli Danny e Candy, due creature decadute che abitano, ormai orfane di arte, l’inferno come demoni: perennemente tentati, perennemente in lotta tra il desiderio di “vivere” e una droga, che tingendo il mondo di decadenti visioni eroiche, si erge a soluzione di ogni male generandolo paradossalmente essa stessa.
Un mentore alquanto infido il loro: Geoffrey Rush, ricco e attempato professore omossessuale che distilla droghe pericolose per il proprio e altrui piacere.
Il sogno di un amore, il cupio dissolvi che tenta ogni giovane a caccia di mistico abbandono, la follia che ne deriva: morale e amor proprio scompaiono, le doti personali altrettanto. I sentimenti si annebbiano annullandosi man mano in semplici guizzi improvvisi d’ira o disperazione. I volti, da candidi e sognanti, si torcono con occhiaie e sudore, gli sguardi si appannano, i corpi si consumano assieme alle anime.
Questo è il destino di Candy, questo è il destino di Danny. Il loro amore diviene flebile lucernario di follia e ben presto alla passione si sostituisce il rancore.
Una tematica attuale, tipi umani ben definiti: la bella ragazza con genitori apprensivi che si innamora del tipo sbagliato, l’affascinante criminalotto tenebroso, una madre e un padre inermi di fronte all’autodistruzione dell’unica figlia.
Heath Ledger, già cowboy tentato ne I segreti di Brokeback Mountain, regala un’ottima interpretazione riconfermando le sue incredibili doti come attore drammatico date da una forte naturalezza recitativa , così Abbie Cornish, novizia promessa del cinema australiano.

Neil Armfield firma un film indipendente ben calibrato nel ritmo, crudo nelle sostanza ma molto nitido a livello estetico. Immagini pulite e sempilici, che non indulgono mai a impressionismi ridondanti, descrivono, volutamente subordinate all’ importanza della prova attoriale, una realtà dominata da una cupo senso di “dipendenza” che travolge personaggi e situazioni. Gli stati d’animo e la sognante disperazione vengono tangibilmente rappresentati tramite volti, paesaggi, case fatiscenti, mantenendo sempre una fresca veridicità. I dialoghi descrivono con echi poetici le motivazioni di due giovani sognatori come tanti, garantendo un forte senso di realistica identificazione.
Un’opera gradevole, che, senza presunzione, ci guida alla riflessione su una realtà che molto spesso alberga silenziosamente attorno a noi.

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