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Super Jack Black

Super Jack Black

Giusto un anno fa, chiudendo la recensione di Napoleon Dynamite, ci si chiedeva “Se davvero c’è del talento nel ventiseienne Jared Hess, lo scopriremo probabilmente con il suo prossimo film”. Ora quel film è arrivato in sala, e possiamo abbozzare una risposta dicendo che effettivamente sì, il giovane regista dell’Idaho ha un talento comico non comune, e i suoi film hanno una caratteristica che troppe volte viene scordata nelle commedie: fanno dannatamente ridere.

In Super Nacho, Hess riprende lo stile già visto nella sua opera prima, fatto di una comicità rapida e immediata, di continue gag e di protagonisti improponibili. Il film ha così di nuovo molte pecche: la storia passa in secondo piano, i personaggi sono spesso monocordi, il finale è scontato. Però non passa minuto in cui non piegarsi dalle risate, senza per questo cadere nella banalità. Con due temi come la castità e il wrestling, che si presterebbero facilmente a ironie fin troppo becere, non era facile. Questo riesce anche grazie alla straordinaria verve comica di Jack Black, sicuramente uno degli elementi forti del film rispetto a Napoleon Dynamite. Black, nei panni imbrobabili sia di frate che di lottatore, è irresistibile, riuscendo a conferire fisicità all’istinto comico quasi surreale di Hess. Insieme a lui due giovani spalle messicane di cui ricordare i nomi: Héctor Jiménez, che ha il volto e il fisico perfetto per questo tipo di film, e Ana de la Reguera, che di perfezione ne sa qualcosa (vedere il servizio sull’ultimo numero di Max Messico per credere).

Non si sta certo parlando di un capolavoro, ma allo stesso tempo non c’è nemmeno dubbio che i dialoghi erotici tra il frate wrestler e la suora timorata di dio siano straordinariamente comici, così come tutta la serie di lottatori, tra nani bestiali e donne forzute, che popolano i ring del film, sia davvero azzeccata. Insomma per un’ora e mezza non si riflette su dubbi esistenziale e nemmeno si mettono in discussione i princìpi del mondo, ma si ride davvero di gusto senza volgarità. Che male c’è?

Curiosità
Jack Black non ha usato controfigure nelle scene di wrestling, fatto che gli ha causato un occhio nero per un volo dal paletto finito su una sedia. Controfigure di plastica sono invece state piazzate tra il pubblico, in modo da poter risparmiare sul casting.

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