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L’apparenza inganna

L’apparenza inganna

Omosessualità, prostituzione, corruzione. No, non si sta parlando del mondo occidentale ma della contemporaneità de Il Cairo, in Egitto. Palazzo Yacoubian è la saga di un condominio, la storia di uomini che abitano un palazzo in pieno centro cittadino. Ogni piano ha il suo pianerottolo, il suo dirimpettaio, la propria differenza sociale. La terrazza è abitata da chi la vita la vede dietro le fatiche del lavoro e le chiacchiere dei vicini, al terzo piano c’è l’uomo aristocratico in decadenza ed al quarto la sua amante, comprata dai fratelli con contratto più che regolare. Storie parallele che viaggiano verso la redenzione o la disfatta ma che hanno in comune l’odore del cibo preparato di prima mattina o l’ascensore stretto e traballante che fa scendere proprio davanti la porta di casa. E lì, nell’atrio, s’incontra il figlio del portiere che sogna d’entrare all’Accademia di Polizia ma si arruola in un gruppo d’estremismo islamico, o la sua ragazza che per guadagnare un poco di più per la famiglia arrotonda la paga con qualche sessuale concessione al datore di lavoro. C’è poi il giornalista di successo che non cela la sua omosessualità in pubblico o il ricco imprenditore, commerciante d’eroina e stupefacenti, che preferisce fare il salto pubblico nella politica.
<i>Una scena del film tratto dal romanzo,<br />presentato alla Festa del Cinema di Roma</i>” /><br />
‘Ala Al-Aswani ci dipinge <strong>una comédie humaine egiziana dall’estremo realismo</strong>, che come tutte le narrazioni nate dall’osservazione del vero creano scalpore e incredulità. Nel 2002, quando questo libro uscì in patria, segnò un tracciato di polemiche e contestazioni e lo fecero arrivare alla vetta dei testi più letti, secondo solo al Corano. Una narrazione serrata che denuncia uno stato disarmante della società, una crepa di corruzione che non riesce a risanarsi se non nella disperata fuga o nella perdita di ogni dignità. Non c’è religione che mantenga intatta la sua purezza, né politico che faccia fede al pubblico impegno. Un aggrovigliarsi di sotterfugi, di raggiri alla ricerca di denaro e sesso che vengono dipanati in piccoli capitoli dalla ricostruzione lineare: un puzzle che trova completamento in un quadro destabilizzante. </p>
<p>L’autore, che con la propria professione di dentista ha avuto il suo primo studio proprio nel palazzo Yacoubian, <img class= A cura di Gabriele Ametrano
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