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cultura dell'immagine e della parola

Ligabue – Le donne lo sanno

Cantante: Ligabue
Canzone: Le donne lo sanno
Anno: 2006
Regista: Silvio Muccino

Correva l’anno 1987. Silvio Muccino aveva solo cinque anni. Era l’anno di Madonna, degli Europe, di George Michael, degli U2…, e poi c’erano Umberto Tozzi, Zucchero, Sabrina Salerno… ma anche Gorbaciov, il lunedì nero, la Thatcher, la frana in Valtellina, Maradona nel calcio, Tomba nello sci. Ma queste non erano le uniche cose importanti di quell’anno.
Silvio Muccino aveva solo cinque anni, ma il sapore degli anni Ottanta non è cosa che si dimentica facilmente.
Oggi il tempo è passato e Silvio Muccino diventa ideatore e regista di uno dei video di punta del nuovo album di Ligabue. E il sapore di quegli anni torna improvvisamente a farsi sentire.
Le donne lo sanno che cosa ci vuole.
Le donne che sanno sono quattro, sono giovani e carine, e sono delle paracadutiste. Il Liga e la band, novelli profeti di una ritrovata sacralità femminile (Il codice da Vinci ha davvero pervaso la nostra cultura), suonano dentro un hangar, con riprese grandangolari e a cerchio: ecco il nuovo tempio, dove pregare, dove cantare; il tondo perfetto come unione tra il cielo, regno del femminile, e la terra, regno del maschile.
Coraggiose e frenetiche, le paracadutiste si lanciano impavide, e Silvio Muccino le segue con occhio altrettanto frenetico, un occhio che segue ritmo e andatura della musica, che sovrappone stacchi e emozioni forti. Emozioni di pericolo.
Ma più di tutto, un occhio cullato da visioni lontane, forse inconsapevoli, ma pur sempre significative, che ci riportano improvvisamente a quell’anno, il 1987, anno in cui le nostre televisioni commerciali proponevano uno spot che ha fatto storia: Nuvenia pocket, gli assorbenti sicuri (ricordate il jingle, nuvenia pocket, sicura e vai!). Come quelle quattro giovani donne, anche le protagoniste del video corrono verso un’avventura di libertà e indipendenza; le donne nuvenia erano fresche e spensierate anche in quei giorni, erano donne senza limiti, che potevano sfidare il pericolo, esattamente come le donne riprese da Silvio Muccino, che possono ballare un po’ di più, possono sentir girar la testa, possono sentire un po’ di più, un po’ di più. Se là ogni sindrome mestruale era finalmente debellata, qui la sensibilità, l’intelligenza, il coraggio femminile vanno oltre ogni insidia. Il cielo, il paracadutismo, la sicurezza: ogni donna ha in sé la forza della libertà. Oggi come ieri, un inno alla freschezza e alla forza del femminile.

Curiosità:
Chiara Tortorella, una delle quattro paracadutiste, è la figlia del mago Zurlì.

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