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cultura dell'immagine e della parola

Nel nome del padre. Del cinema italiano

Roberto Rossellini fu uomo di mare e di lago. A un certo punto il cinema ebbe paura di lui e lui ebbe troppa paura di continuare a fare cinema, di sguazzare nel suo decadentismo fintamente illibato e di proseguire una politica di grandi immagini nella crisi delle idee e della loro capacità di essere ancora mostrate. Viaggiò perché il cinema non fosse più un luogo di confino, ma un arioso e pacifico strumento di colonizzazione del senso disperso per le geografie del mondo. India.

Roberto Rossellini fu uomo di mare, appunto. Il mare del cinema, della sua salinità visiva e della sua profondità di campo che ce ne fa perdere gli orizzonti finali. Rossellini l’aveva navigato e ora se ne era stancato. Meglio laghi, la cura del più piccolo rettangolo acquatico televisivo e della sua verginità visiva.

Rossellini gettò ancora una sguardo dal ponte, capì il tempo dove stava andando, e lasciò al tubo catodico la valenza di una lavagna in movimento, di un grande sussidiario domestico che riuscisse per la prima volta a dare immagini alla Storia, re-inventandola proprio come se tutto quello che ci ha spinto esserci hic et nunc non sia stato altro che un lunghissimo film millenario.

RAI. Rossellini Artigiano (d’) Immagini in una nuova Età del Ferro che sancisce il tramonto di tutte le utopie, nell’Utopia massima della televisione come buona maestra.

Rossellini è stato il Giotto dei nostri tempi, dorato della fede verso Dio e verso l’uomo che sa credere in Dio, con l’ostentata umiltà di chi volutamente corregge (sbagliando) la prospettiva veritable del nostro Mondo perché ciò che si vede è ancora più importante di ciò che è.

Questo è il suo testamento, caduco nelle nostre mani di squallidi profanatori della memoria di chi ci ha cresciuto; il messaggio di un uomo che ha sempre traversato vie nuove e diverse per mantenerle in vita, che partendo dalle ombre della realtà ne ha ricreato la luce.
Questo non fu solo neorealismo: fu la presa del potere (delle immagini) di Roberto Rossellini.

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