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cultura dell'immagine e della parola

The Divine Comedy – Come Home Billy Bird

Artista: The Divine Comedy
Brano: Come Home Billy Bird
Regista: Oliver Kuntzel & Florence Deygas
Anno: 2004

Grafica accattivante, ambientazione chic. Questo video dei Divine Comedy, diretto dal duo Kuntzel-Deygas risulta raffinato e ben concepito, ricco di piccole trovate originali, di contenuto impegno economico ma di grande effetto come le piccole grafiche a cristalli liquidi che lanciano messaggi subliminali al protagonista della mini storia.
Una sequenza iniziale di belle fotografie, dalla composizione equilibrata in un bel bianco e nero, scolpito, che ci fanno riemergere in un’atmosfera raffinata ed essenziale. Una matassa di linee nette e curve sinuose che si muovono sullo schermo conducendoci lontano, in un mondo un po’ lontano dalla quotidianità, nel lusso sfrenato di un albergo esclusivo. Solo un paio di morphing immotivati che risultano fuori luogo e di scarso effetto.
In questo video i registi puntano tutto sull’aspetto grafico, su un glamour minimalista che sottolinea un malessere nostalgico, interiore e lontano, un desiderio forte di ritrovare le proprie radici, sperdute nell’abbandono della semplicità e delle cose vere.
Gli aerei diventano ponti, trait d’union tra persone, tra storie ed esistenze condotte ai capi opposti del pianeta. Tracciano nel cielo strisce bianche, simili ad enormi aghi che cuciono con un filo di fumo il vuoto percepito.
Compaiono sigarette, caffè, pillole della felicità, concentrati di vita e di sogno. Tutto ruota attorno ad alberghi e aeroporti, alle loro rifiniture ricche e in qualche modo standardizzate e standardizzanti, paradigma della solitudine dorata della civiltà occidentale, scenografia tecnologica dell’opulenza e della mondanità. Solo, il protagonista si rigira in lenzuola bianche, in una perfetta solitudine del corpo e dell’anima. Le sue paure si materializzano nel display di una sveglia che suona, che ricorda un impegno, una nuova sollecitazione.
Un’esistenza che sembra fatta di figure stilizzate di hostess, private di ogni sembianza umana, eteree e perfette, corpi senz’anima. Billy Bird ha la testa di un uccello, come un Dio egizio, un Orus novello e giovane, disperato, in cerca della propria essenza disciolta da qualche parte nelle stanze di un albergo.
Da li all’aeroporto deserto. Nessuno raccoglie una valigia che da sola percorre il nastro mobile. Nessuno la ferma, nessuno la cerca. E in quella valigia le nostre speranze e i nostri desideri, trascinati via da un nastro come destino e gettati in un deposito bagagli come labirinto della memoria.

Videografia consigliata di Kuntzel-Deygas:
• Dimitri From Paris – Une very stylish fille – Sacre francais
• James – Destiny calling
• Pierre hernry & Michel Colombier – Psyche Rock.

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