Il genere pornografico nasce con il cinema. Il voyerismo e l’esibizionismo sono comportamenti insiti nell’umano e la vera anima che spinge il motore del cinema. Il mito di Gola Profonda è presto spiegato, si tratta di una sorta di rivoluzione copernicana per il genere. É il 1972, gli Stati Uniti sono ancora sconvolti dalle rivolte universitarie e dall’esperienza del Vietnam, la rivoluzione sessuale è in pieno svolgimento. Un regista pornografico visiona uno spezzone girato da due aspiranti attori di quei filmini pseudo-amatoriali che vengono distribuiti semiclandestinamente nei circuiti a luci rosse. I loro nomi sono Chuck e Linda Traynor e la loro esibizione lascia estasiato Damiano al punto di voler girare un intero film sulle loro performance.
Chuck, gestore di un piccolo peep-show, e sua moglie Linda dimostrano l’efficacia erotica di una tecnica, sembra di origini orientali, ai limiti del circense, ovvero la donna compie una fellatio col membro del marito fin nell’esofago, quasi fosse un fachiro che ingoia le spade.

L’elemento centrale del film è prevalentemente l’eccezionale capacità dimostrata da Linda, che ha assunto il nome d’arte di Lovelace, ma il tono che viene scelto per narrare la storia è completamente diverso da tutto quello che si è visto in precedenza. L’espediente narrativo scelto è quello dei una poco appariscente deformazione fisica di Linda che, inspiegabilmente, ha il suo clitoride in fondo alla gola e non dove dovrebbe essere normalmente. Linda è una giovane prostituta che però non capisce cosa provi l’amica / collega entusiasta delle sensazioni che le danno gli amplessi. Anche lei, dice, vorrebbe vedere i razzi partire e sentire le campane suonare. Uno specialista del sesso, a metà tra lo psicologo e il santone, scoprirà la sua malformazione e consiglierà a Linda di andare a fondo del problema, in tutti i sensi. Per Linda è una rivelazione, arditi e ingenui montaggi ejzenstejani alternano gli orgasmi di Linda con immagini di fuochi d’artificio (di Joyciana memoria) e rintocchi di campane.

Gola Profonda viene presentato nel 1972 al New World Theater e in poche settimane incassa, solo a New York, più di un milione di dollari. Il successo viene ostacolato da un giudice che lo definisce osceno, processando e condannando i proprietari del New World Theater. Il vero successo di Gola Profonda, e per la pornografia in generale, è la vittoria del processo d’appello dove una seconda giuria assolve il film che, finalmente, è libero di circolare. Otto anni in cartellone, 25000 dollari spesi e oltre 100 milioni di incasso in tutto il mondo decretano che il film di Damiano sia collocato di diritto nella classifica dei dieci migliori incassi di tutti i tempi assieme a Titanic (id., James Cameron, 1997), E.T. (E.T. the Extra-Terrestrial, Steven Spielberg, 1982) e Biancaneve e i sette nani (Snow White and the Seven Dwarfs, 1937).

A cura di Carlo Prevosti
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