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La cosa bella di New York è che tutti vengono da qualche altra parte. Nella città dove tutto è possibile, nessuno appartiene davvero a quella metropoli. Sono questi i pensieri dei personaggi che si incontrano, si sfiorano anche solo per un momento e si amano sullo sfondo della grande mela.

New York, I Love You è un film corale in onore della città contemporanea per eccellenza, raccontata attraverso il sentimento per eccellenza, ovvero l’amore. Questo progetto collettivo si fregia di moltissime firme importanti e vede Natalie Portman al suo debutto come regista. Al progetto doveva partecipare anche Anthony Minghella, che però è deceduto prima dell’avvio della produzione. Il film si apre sulle note di un brano dal sapore latino e con le immagini dei luoghi culto di New York, cariche nei colori intensi e caldi. È quasi una dichiarazione di intenti: raccontare la metropoli attraverso il filtro della passione e dell’amore. Come in un flusso continuo, organico, si svolgono frammenti di vita di moltissimi personaggi le cui strade si intrecciano per dividersi poco dopo o per non separarsi mai più.

Basta un breve incontro per comunicare tutta la propria umanità. Fumarsi una sigaretta fuori da un locale può farci incontrare un amore passionale o farci sfogare con uno sconosciuto tutta la frustrazione che non si riesce ad esprimere. Il ritmo del film è quello della metropoli: rapido, intenso e ricco di storie che chiedono solo di essere raccontate, magari attraverso immagini proiettate sui muri della città stessa.

Curiosità
Il film è il secondo capitolo del progetto Cities of Love. Il primo è stato dedicato a Parigi, i successivi toccheranno le città di Rio de Janeiro, Shanghai e Gerusalemme. L’elenco completo dei registi comprende Jiang Wen, Mira Nair, Shunji Iwai, Yvan Attal, Brett Ratner, Allen Hughes, Shekhar Kapur, Natalie Portman, Fatih Akin, Joshua Marston e Randy Balsmeyer.

A cura di Francesca Arceri
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